Nei tre mesi la banca newyorkese ha riportato un utile di 2,058 miliardi di dollari, 5,47 dollari per azione, contro i 3,069 miliardi, 8,25 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso
Goldman Sachs ha chiuso il terzo trimestre con utili in ribasso del 33% e ricavi sostanzialmente stabili (-1%). Tuttavia ha superato le aspettative degli analisti grazie all’andamento migliore delle previsioni delle attività di trading obbligazionario.
Come riporta Radiocor, nei tre mesi la banca newyorkese ha riportato un utile di 2,058 miliardi di dollari, 5,47 dollari per azione, contro i 3,069 miliardi, 8,25 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso (l’utile applicabile agli azionisti ordinari è calato del 36% a 1,88 miliardi). I ricavi sono passati da 11,97 a 11,817 miliardi di dollari. Il consensus degli analisti, calcolato da FactSet, attendeva profitti per 5,42 dollari per azione con ricavi per 11,15 miliardi. Guardando agli indicatori patrimoniali, il ritorno sul capitale si è attestato al 7,1% annualizzato e il Rote al 7,7%.
«Continuiamo a fare progressi significativi nell’esecuzione delle nostre priorità strategiche e siamo fiduciosi che il lavoro che stiamo facendo ora ci fornisca una piattaforma molto più forte per il 2024», ha detto l’amministratore delegato David Solomon, dicendo di aspettarsi «una continua ripresa dei mercati dei capitali e delle attività strategiche, se le condizioni rimarranno favorevoli»
Sull’andamento dei ricavi, che comunque sono cresciuti dell’8% rispetto al secondo trimestre, Goldman Sachs ha segnalato il rallentamento nella divisione di Asset & Wealth Management, controbilanciato dall’aumento del giro d’affari nelle aree di Global Banking & Markets e Platform Solutions.
In particolare, guardando alle varie divisioni, quella di Global Banking & Markets ha riportato ricavi per 8,01 miliardi (+6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), quella di Asset & Wealth Management un giro d’affari di 3,23 miliardi (-20%) e quella di Platform Solutions ricavi per 578 milioni (+53%). Gli accantonamenti per possibili perdite legate al credito sono stati pari a 7 milioni di dollari nel trimestre, a fronte di 515 milioni nello stesso periodo dell’anno scorso e dei 615 milioni del secondo trimestre 2023.
Le spese operative sono aumentate del 18% a 9,05 miliardi, con un efficiency ratio salito al 74,4% per i primi nove mesi dell’anno, contro il 62,7% dello stesso periodo dell’anno scorso. Nel trimestre il Cda ha dichiarato dividendi per 2,75 dollari per azione e ha restituito agli investitori 2,44 miliardi di dollari, compresi riacquisti di azioni proprie per 1,5 miliardi e 937 milioni di dividendi.
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(foto SHUTTERSTOCK)