
Il listino delle criptovalute è in impennata, a +9,24%: Bitcoin vola al massimo (+11,90%), sulla scia delle indiscrezioni sull’imminente lancio di un Etf (exchange traded fund) dedicato
Apertura in rialzo a Wall Street, in attesa delle trimestrali delle Big Tech. Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones sale di 195,83 punti (+0,59%), lo S&P 500 è in rialzo di 24,20 punti (+0,57%), il Nasdaq guadagna 82,76 punti (+0,64%). Il petrolio Wti al Nymex scende dello 0,25% a 85,28 dollari al barile.
Il listino delle criptovalute è in impennata, a +9,24%: Bitcoin vola al massimo (+11,90%), sulla scia delle indiscrezioni sull’imminente lancio di un Etf (exchange traded fund) dedicato. A spingere Bitcoin è la previsione di un aumento della domanda, grazie appunto agli investimenti in Etf. Gadagni molto forti per i principali attori, con Dogecoin a +5,36%.
Bitcoin, passo verso un Etf: di cosa si tratta
In scia a Bitcoin anche Ether, seconda maggiore criptovaluta, si è portata ai massimi da agosto oltre i 1.800 dollari. Ieri un tribunale americano ha dato ragione a Grayscale Investments che intende lanciare un proprio Etf su Bitcoin, cosa a cui la Securities and Exchange Commission (Sec, la Consob americana) si era opposta. Secondo indiscrezioni la Sec non intende ricorrere in appello contro la decisione. Anche colossi come BlackRock e Fidelity stanno valutando la possibilità di guardare a questo tipo di prodotti.
Dopo la chiusura dei mercati, a pubblicare i conti saranno Microsoft e Alphabet; domani toccherà a Meta e Ibm, giovedì ad Amazon e Intel. Per la trimestrale di Apple, invece, bisognerà aspettare giovedì 2 novembre.
Ieri, seduta contrastata a Wall Street, in una giornata volatile per i rendimenti dei titoli del Tesoro, con il decennale sopra il 5% e ai massimi dal 2007, poi successivamente in calo. Oggi, i rendimenti sono di nuovo in rialzo.
Giovedì scorso, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, si è detto soddisfatto dei progressi sull’inflazione, che però resta troppo alta; per questo, ha avvertito che non sono da escludere, in futuro, altri rialzi dei tassi d’interesse, se l’economia dovesse rivelarsi troppo forte. Gli analisti credono che la Fed non alzerà i tassi d’interesse alla riunione in programma la prossima settimana, ma è meno chiaro quale sarà il percorso sul lungo periodo.
Sull’azionario, il titolo di General Motors perde l’1,2%, nonostante una trimestrale superiore alle attese, anche se si fa sentire l’impatto dello sciopero dei lavoratori del sindacato United Auto Workers.
Il titolo di Coca-Cola guadagna il 3,2%, grazie a ricavi e utili superiori al consensus. Il titolo di Verizon guadagna il 5,3%, dopo utili e ricavi in calo, ma superiori alle attese, e il rialzo delle stime sul free cash flow per l’intero anno. Trimestrale migliore delle attese e titolo in rialzo di oltre l’8% per Spotify.
In rialzo del 3,6% il titolo di General Electric, dopo utili e ricavi sopra le attese e una guidance per l’intero anno rivista in rialzo, grazie all’aumento della domanda per i suoi prodotti aerospaziali. Perde invece l’8% il titolo di Barclays, dopo che la banca britannica ha registrato un calo dei profitti trimestrali del 16%.
Il titolo di DraftKings sale del 3,7% dopo che MoffettNathanson ha alzato il suo rating. In rialzo del 4,7% il titolo di 3M, dopo che la società ha alzato le stime sugli utili annuali dopo una trimestrale migliore delle attese con margini e cash flow molto forti.
Un abbassamento del rating da parte di Piper Sandler costa al titolo di Monster Beverage lo 0,8%. Al momento, circa il 19% delle società sullo S&P 500 ha pubblicato la trimestrale e tre società su quattro hanno registrato risultati superiori alle attese, secondo i dati di FactSet.
(foto SHUTTERSTOCK)