A decidere sui tassi, in settimana, sarà anche la Boe. Gli investitori sono divisi tra chi ritiene che, dopo Fed e Bce, voti per proseguire nella pausa della stretta monetaria, e chi invece ritiene possibile un ultimo ritocco dei tassi
L’attenzione dei mercati è ancora dominata dal conflitto in Medio Oriente e le decisioni delle banche centrali, in un quadro di rallentamento congiunturale. Il timore è che la rappresaglia israeliana contro Gaza, dopo gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre, possa allargarsi anche a Cisgiordania e Libano, con il possibile coinvolgimento dell’Iran.
Come ricorda Agi, dal punto di vista economico, i fari degli investitori puntano invece sulla riunione del direttivo della Fed, in calendario martedì e mercoledì prossimi, e sulla consueta conferenza stampa finale del presidente Jerome Powell.
I rendimenti dei titoli di Stato decennali Usa, nei giorni scorsi, sono schizzati al di sopra della soglia del 5% per la prima volta dal 2007 con il mercato che sta prezzando una crescita più forte del previsto e si mostra sempre più sensibile alla sostenibilità del deficit Usa e, più in generale, del debito pubblico americano.
Powell ha lasciato la porta aperta a ulteriori rialzi dei tassi quest’anno, pur rimarcando la necessità di muoversi con cautela, perchè l’inflazione “è ancora troppo alta”. Di qui la delusione del mercato, che ha riprezzato le future mosse della Fed, confermando però che a novembre ci sarà una pausa sui tassi, mentre per dicembre è diviso a metà: 50 e 50 tra stop e rialzo.
E la Fed, per decidere di qui a dicembre, ha a disposizione altri due dati sull’inflazione e altri due sul mercato del lavoro. Comunque l’indicazione è chiara: finché le cose andranno troppo bene per l’ economia, la Fed continuerà a mantenere i tassi sugli attuali livelli o al di sopra. Le prospettive di un ‘atterraggio morbido’ sono pero’ sempre più concrete.
A decidere sui tassi, in settimana, sarà anche la Boe. Gli investitori sono divisi tra chi ritiene che anche la banca centrale britannica, dopo Fed e Bce, voti per proseguire nella pausa della stretta monetaria, arrivata a settembre dopo 14 rialzi consecutivi, e chi invece ritiene possibile un ultimo ritocco dei tassi, attualmente al 5,25%. Il rallentamento del quadro economico britannico fa propendere per un congelamento della situazione ma l’inflazione, ancora al 6,7% a settembre e prevista in marginale calo a ottobre, lascia aperto anche lo scenario alternativo.
Spunti non mancheranno comunque neanche sul fronte macro. Lunedì arriverà il dato sul Pil tedesco nel terzo trimestre. Tra giugno e settembre il Pil, stimano gli analisti, il Pil avrebbe registrato un calo dello 0,3% su base congiunturale, dopo essere rimasto invariato su base trimestrale nei tre mesi precedenti, con una riduzione dello 0,2% su base annuale. La commissione europea stima che quest’anno la contrazione dell’attività economica di Berlino si attesterà allo 0,4%.
Un check sull’inflazione dell’Eurozona arriverà martedì. Il dato di ottobre è stimato in ulteriore rallentamento al 3,4% dopo la frenata al 4,3% segnata a settembre. Il Pil dell’area nel terzo trimestre è invece atteso in marginale contrazione dello 0,1% su base trimestrale, appesantito dall’andamento negativo tedesco. Due numeri che aprono ulteriore spazio alla fine della stretta monetaria della Bce.
In Italia l’attesa è per lo svelamento ufficiale della manovra. Il testo definitivo dovrebbe essere trasmesso al Parlamento lunedì dopo le ultime limature. Almeno così ha assicurato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Dal punto di vista societario l’appuntamento cruciale è nel fine settimana quando il cda di Tim si riunirà per valutare l’offerta vincolante avanzata da Kkr sulla Netco e quella non vincolante presentata per Sparkle. Al’organismo sarà sottoposta anche la proposta del fondo Merlyn arrivata nelle ultime ore. Il calendario prevede una prima riunione il 3 novembre anche per esaminare la questione di quale organo sociale sia competente a decidere in merito. Il 4 novembre il consiglio si riunirà di nuovo, in maniera informale, per continuare a interpellare il management e i consulenti. E infine il 5 novembre formalmente per deliberare.
LUNEDI’ 30 OTTOBRE – Istat: commercio estero extra Ue a settembre. – Bce: il vicepresidente Luis de Guindos interviene al “Leadership Forum” organizzato dall’Instituto de Empresa a Madrid. – Bce: il presidente del consiglio di Vigilanza, Andrea Enria, interviene alla London School of Economics. – Spagna: inflazione a ottobre. – Germania: Pil nel terzo trimestre. – Eurozona: fiducia di consumatori e imprese a ottobre. – Germania: inflazione a ottobre. In Usa sono attese le trimestrali di HSBC Holdings, McDonald’s, Arista Networks, Welltower Inc., Public Storage, ON Semiconductor Corp., Simon Property Group, Arch Capital Group, and Pinterest.
MARTEDI’ 31 OTTOBRE – Stellantis: conti trimestrali. – Titoli Stato: asta Btp e Ccteu fino a 8,75 miliardi di euro. – Istat: stima preliminare del Pil nel terzo trimestre. – Istat: inflazione a ottobre. – Istat: prezzi alla produzione a settembre. – Giornata mondiale del Risparmio, intervengono: il presidente di Abi, Antonio Patuelli; il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco; il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti; il presidente di Acri, Francesco Profumo. – Giappone: decisione Boj sui tassi. – Francia: Pil nel terzo trimestre. – Germania: prezzi all’import a settembre. – Germania: vendite al dettaglio a settembre. – Francia: inflazione a ottobre. – Eurozona: inflazione a ottobre. – Eurozona: Pil nel terzo trimestre. – Usa: indice Conference Board sulla fiducia. In Usa sono attese le trimestrali di Pfizer, Advanced Micro Devices Inc, Amgen, Caterpillar, BP, Anheuser-Busch, Eaton Corp, Marathon Petroleum e Ecolab Inc..
MERCOLEDI’ 1 NOVEMBRE – Fed: decisione sui tassi e conferenza stampa del presidente Jerome Powell. – Cina: indice Pmi Caixin manifatturiero a ottobre. – Gb: indice Pmi manifatturiero a ottobre. – Usa: nuovi occupati settore privato a ottobre, rapporto Adp. – Usa: indice Pmi manifatturiero a ottobre. – Usa: indice Ism manifatturiero a ottobre. – Usa: posizioni lavorative aperte. – Usa: scorte di petrolio. Dagli Usa sono attese le trimestrali di Qualcomm, Mondelez International, CVS Health Corp, Airbnb, Humana, McKesson Corp., Thomson Reuters Corp., PayPal Holdings, Estée Lauder, and Aflac Inc..
GIOVEDI’ 2 NOVEMBRE – Mef: fabbisogno a ottobre. – Auto: immatricolazioni a ottobre. – Ferrari: conti trimestrali. – Gb: decisione Boe sui tassi. – Lufthansa: risultati trimestrali e conference call. – Bce: lecture del capo economista Philip Lane alla Limerick University. – Bce: la componente del direttivo, Isabel Schnabel, tiene la Homer Jones Memorial Lecture presso la Fed di Saint Louis. – Spagna: Pmi manifatturiero a ottobre. – Italia: Pmi manifatturiero a ottobre. – Francia: Pmi manifatturiero a ottobre. – Germania: Pmi manifatturiero a ottobre. – Eurozona: Pmi manifatturiero a ottobre. – Germania: tasso di disoccupazione a ottobre. – Usa: nuove richieste di sussidi di disoccupazione settimanali. – Usa: ordini all’industria a settembre. Da WS sono attese le trimestrali di Apple, Eli Lilly & Co., Shell, Novo Nordisk, ConocoPhillips , S&P Global Inc., Starbucks, Booking Holdings, Stryker Corp., eThe Cigna Group
VENERDI’ 3 NOVEMBRE – Istat: occupati e disoccupati a settembre. – Intesa Sanpaolo: conti trimestrali. – Cina: indice Pmi Caixin servizi a ottobre. – Germania: bilancia commerciale a settembre. – Eurozona: tasso di disoccupazione a settembre. – Usa: tasso di disoccupazione a ottobre. – Usa: indice Pmi servizi a ottobre. – Usa: indice Ism non manifatturiero a ottobre. Infine sono attese le trimestrali di Enbridge Inc., Sempra, Dominion Energy, Gartner Inc., Cardinal Health, Church & Dwight Co., Restaurant Brands International Inc., Liberty Media Corp., e CBOE Global Markets Inc..
(foto ANSA)