La Banca centrale del Giappone ha confermato il target dei tassi dei titoli di stato giapponesi allo zero per cento, alzando tuttavia la parte più alta della banda di oscillazione tollerata all’1%, dallo 0,5% precedente
La Bank of Japan conferma i tassi negativi lasciandoli invariati al -0,1%, mentre gli analisti si aspettavano un cambio di rotta, la fine della politica estremamente accomodante visto l’alta inflazione, ma così non è.
L’istituzione ha confermato inoltre il target dei tassi dei titoli di stato giapponesi allo zero per cento, alzando tuttavia la parte più alta della banda di oscillazione tollerata all’1%, dallo 0,5% precedente. Così facendo, la BoJ ha reso più flessibile la sua politica di controllo della curva dei rendimenti. «Date le incertezze estremamente elevate sull’economia e sui mercati, è opportuno aumentare la flessibilità nella conduzione del controllo della curva dei rendimenti», ha affermato la BOJ in una nota che annuncia la decisione.
Il consiglio, composto da 9 membri, ha inoltre rivisto al rialzo le sue previsioni sui prezzi per proiettare un’inflazione ben superiore al target del 2% quest’anno e il prossimo, sottolineando la crescente convinzione che le condizioni per eliminare gradualmente la politica monetaria ultra-espansiva si stiano realizzando. In particolare prevede ora un rialzo dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) pari al 2,8%, ben oltre il +1,9% previsto tre mesi fa.
Quasi due terzi degli economisti intervistati da Reuters si aspettano che la BOJ porrà fine ai tassi negativi il prossimo anno.
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