Von il consueto ciclo di audizioni entra nel vivo la sessione di bilancio in Parlamento. Sulla manovra, si esprimeranno nei prossimi giorni le parti sociali e le maggiori istituzioni, da Bankitalia all’Istat
Ci attende una settimana scarna di dati macroeconomici e l’attenzione si concentrerà principalmente sui numerosi interventi dei banchieri centrali, tra cui la presidente della Bce, Christine Lagarde e il governatore della Fed, Jerome Powell, entrambi in agenda nella giornata di giovedì.
Alla luce dell’esito delle ultime riunioni dei due istituti, il mercato ha aumentato a 75 punti base le attese su dei posibili tagli il prossimo anno. Vedremo quindi se i due banchieri tenteranno di stemperare queste attese, rimarcando la necessità di mantenere i tassi alti a lungo, visti gli elevati livelli di inflazione, oppure se manterranno dei toni neutri, o soft.
Saranno da monitorare con attenzione anche le aste che il Tesoro americano effettuerà sui tratti a 3, 10 e 30 anni, alla luce della debole domanda emersa nelle ultime tornate.
Anche sul fronte macro, il dato di maggiore interesse sarà giovedì quello sull’inflazione cinese, che dovrebbe tornare a registrare una variazione negativa dei prezzi al consumo, dopo la stagnazione registrata dai Pmi a ottobre. Sempre dalla Cina avremo, martedì, la lettura di ottobre della bilancia commerciale, che ci offrirà un quadro sullo stato di salute dell’economia globale.
In Europa, gli unici dati di rilievo giungeranno lunedì e martedì dalla Germania e riguarderanno gli ordini di fabbrica e la produzione industriale, dai quali vedremo se saranno confermati i segnali di debolezza evidenziati dagli indici Pmi.
Germania, indici Pmi crollano a livello più basso da tre anni
La stagione delle trimestrali giunge agli sgoccioli negli Usa, mentre prosegue intensamente in Europa; in Italia sono attesi i numeri di Enel e Monte Paschi, tra gli altri.
Infine, con il consueto ciclo di audizioni entra nel vivo la sessione di bilancio in Parlamento. Sulla manovra, si esprimeranno nei prossimi giorni le parti sociali e le maggiori istituzioni, da Bankitalia all’Istat. Poi si passerà al deposito degli emendamenti.
(foto LAGARDE/FACEBOOK)