Secondo quanto dichiarato dal commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni a margine dei lavori del Fondo Monetario Internazionale a Washington «Le premesse per avere un’accelerazione delle attività economiche nella seconda parte dell’anno e ancora più significativa nel 2025. Ci sono perchè il calo dell’inflazione continua ed è più marcato del previsto, quindi ci sono le premesse per un allentamento della politica monetaria con un inizio di calo dei tassi. Queste premesse ci sono perché questo calo dell’inflazione avviene nonostante un certo incremento del potere di acquisto del salari in alcuni paesi come la Germania che però non ha avuto effetti sull’inflazione ma può averlo sui consumi e su questo noi scommettiamo avendo lasciato alle spalle un’alta inflazione e un secondo inverno senza gas russo a buon mercato».
Alle sue parole si aggiungono quelle della presidente della Bce, Christine Lagarde secondo cui «I rischi per le prospettive generali dell’attività economica e dell’inflazione sono sostanzialmente bilanciati, sebbene l’aumento delle tensioni geopolitiche comporti rischi al rialzo per l’inflazione e al ribasso per la crescita».