Trend positivo, invece, per l’export
Ancora difficoltà il settore vinicolo tricolore. Infatti secondo le ultime stime dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino l’Italia non sarebbe più il primo produttore di vino al mondo.
In testa ci sarebbe l’eterna rivale di Roma, ovvero Parigi e, quindi, la Francia che svetta ancora come registrato negli ultimi mesi, su un settore peraltro in crisi a livello globale. Infatti la produzione mondiale è scesa al livello più basso dal 1961 con 244,1 milioni di ettolitri che rappresentano un calo del 7% sul 2022.
La situazione è peggiore sul panorama italiano che vede un calo del 12%, ai minimi dal 2017 anche se non si arriva al -14% della Spagna che resta al terzo posto. Quarto posto, invece, per gli USA con un aumento del 12%. Il calo dell’Italia è dovuto ad un inverno particolarmente secco, alla grandine ma anche alle continue alluvioni e ad una primavera particolarmente piovosa.
Trend positivo se, invece della quantità, si considera l’export. Stando alle rilevazioni di Coldiretti su dati Istat, infatti, l’Italia può vantare un aumento dell’export del 21% nei primi sette mesi del 2023.
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