Ancora in calo la massa monetaria M3: a novembre -0,9%
Migliora leggermente ma rimane ampiamente in contrazione l’attività manifatturiera dell’Eurozona. A dicembre l’indice PMI finale segna 44.4 da 44.2 preliminare e 44,2 precedenti. Il dato è di parecchio inferiore alla soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque tra contrazione (valori al di sotto) ed espansione (valori al di sopra).
Guardando alle singole economie a dicembre il Pmi manifatturiero della Spagna ha registrato una contrazione a 46,2 punti, dai 46,3 di novembre. Gli economisti si attendevano una rilevazione stabile a 46,3 punti. In contrazione rimane anche il dato italiano che ha registrato un miglioramento a 45,3 punti, rispetto ai 44,4 di novembre. La lettura è superiore alle attese degli analisti, che si attendevano un ulteriore peggioramento a 44,2 punti.
Risulta ancora in calo la massa monetaria M3 in Eurozona che a novembre si attesta a -0,9% dal -1% del mese precedente e si confronta con il -1% atteso dagli analisti. E’ quanto rivela la Bce.
Dal punto di vista dei settori che detengono depositi in M3 la crescita dei prestiti al settore privato, in particolare i prestiti alle famiglie, scende a +0,5% (dal +0,6% di ottobre), mentre i prestiti alle imprese non finanziarie ristagnano dopo il -0,3% registrato il mese precedente.
La massa monetaria M3 è un indicatore allargato che comprende altri due indicatori, M1 e M2. Il primo si compone del denaro circolante e dei depositi a vista. Il secondo risulta dalla somma di M1 e dei depositi a scadenza fissa. Sommando a M2 i pronti contro termine, i titoli del mercato monetario e quelli a scadenza fino a due anni, si ottiene l’aggregato M3, primo pilastro della politica monetaria della BCE.
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