Tinder, una delle più note applicazioni mobili per incontri, si è impegnata a informare i consumatori che gli sconti proposti per i servizi premium sono personalizzati con mezzi automatici. Questo a seguito di un dialogo con la Commissione europea e le autorità nazionali per i consumatori, lo si legge in una nota dell’esecutivo Ue.
«Tinder utilizza mezzi automatizzati, ad esempio, per identificare i consumatori che hanno mostrato scarso o nessun interesse nei loro servizi premium a un prezzo standard, per poi offrire loro sconti personalizzati. La personalizzazione degli sconti senza informare esplicitamente i consumatori è scorretta perché impedisce loro di fare una scelta consapevole», sottolinea l’esecutivo Ue. La rete di autorità nazionali per la tutela dei consumatori ha riscontrato che Tinder ha applicato tali prezzi personalizzati senza informare i consumatori, violando così la normativa Ue sui consumatori. Inoltre, fino all’aprile 2022, la App offriva prezzi più bassi per i suoi servizi premium in base all’età, senza informare gli utenti. Tinder ha interrotto questa pratica prima dell’inizio dell’indagine, specifica la nota di Bruxelles.
La Rete di cooperazione per la tutela dei consumatori , coordinata dalla Commissione europea e guidata dall’Agenzia svedese per i consumatori e dall’Autorità olandese per i consumatori e i mercati, ha avviato il dialogo con Tinder nel luglio 2022. Al termine del dialogo, la società si è impegnata a non applicare prezzi personalizzati in base all’età senza informare i consumatori in modo chiaro e diretto, a informare chiaramente i consumatori che gli sconti sui prezzi dei servizi premium sono personalizzati con mezzi automatizzati e a informare i consumatori sul motivo per cui vengono offerti loro sconti personalizzati, ad esempio perché non erano disposti ad acquistare i servizi premium di Tinder a una tariffa standard.
«La Rete di cooperazione per la tutela dei consumatori monitorerà attivamente il modo in cui Tinder attua gli impegni sull’app e, se necessario, imporrà il rispetto della normativa, ad esempio attraverso l’imposizione di sanzioni», conclude il comunicato della Commissione europea.