La Banca centrale europea è sempre più fiduciosa che l’inflazione stia scendendo, ma dovrebbe comunque rimandare un taglio dei tassi di interesse fino a giugno. E’ quanto sostiene il membro del Consiglio direttivo slovacco Peter Kazimir che in un post sul suo blog ha detto: «il quadro attuale favorisce chiaramente il mantenimento della calma per le prossime settimane e il primo taglio dei tassi in estate».
Tutto naturalmente, come ribadito più volte, dipenderà dai dati in arrivo. Kazimir ha affermato che si sta “progressivamente costruendo” la fiducia che l’inflazione tornerà all’obiettivo del 2% l’anno prossimo, ma ha avvertito che le pressioni salariali rimangono ancora troppo elevate, nonostante un notato rallentamento. Ha aggiunto che anche una politica fiscale più allentata, un rimbalzo dei prezzi del gas naturale e gli ingenti costi della transizione verde aumentano i potenziali rischi al rialzo. «Ciò non significa che nel frattempo non discuteremo su come ridimensionare la nostra politica restrittiva – ha spiegato. – Al contrario, utilizzeremo le settimane a venire per fare proprio questo».