Nuovo record storico per l’oro che ha concluso il mese di marzo a 2.254,80 dollari per oncia, segnando un incremento dell’1,9%. Nel complesso lo scorso mese i futures sul metallo prezioso hanno registrato un aumento del 9%, rappresentando il guadagno mensile più significativo dal luglio 2020.
La forte domanda di oro, in atto da febbraio scorso, è alimentata sia dal suo appeal come bene rifugio in un contesto di incertezze geopolitiche sia dagli investitori che cercano di diversificare gli investimenti in un ambiente di performance poco brillanti da parte di altri asset class.
E sicuramente a contribuire è la Fed che ha annunciato l’intenzione di procedere a tre riduzioni dei tassi d’interesse nel corso dell’anno, con il primo taglio previsto per giugno, dopo aver lasciato tassi fermi nell’ultima riunione di marzo.