Prosegue la corsa dell’oro che tocca i nuovi massimi attestandosi a 2.383,55 dollari l’oncia.
La forte domanda, in atto da febbraio scorso, è alimentata sia dal suo appeal come bene rifugio in un contesto di incertezze geopolitiche sia dagli investitori che cercano di diversificare gli investimenti in un ambiente di performance poco brillanti da parte di altri asset class.
E sicuramente a contribuire è la Fed che ha annunciato l’intenzione di procedere a tre riduzioni dei tassi d’interesse nel corso dell’anno, con il primo taglio previsto per giugno, dopo aver lasciato tassi fermi nell’ultima riunione di marzo. Ora gli investitori guardano ai dati sull’inflazione americana, in uscita domani, per cercare di capire quali saranno le prossime mosse in materia di politica monetaria.