Le tensioni in Medio Oriente rappresentano la più grande minaccia ai tagli dei tassi. E’ quanto sostiene il governatore della banca centrale austriaca Robert Holzmann che, a margine degli incontri primaverili del Fondo monetario internazionale, alla Cnbc ha detto: «in questa fase, penso che la minaccia più grande sia la geopolitica, perché abbiamo visto cosa è successo in Medio Oriente. Come potete immaginare, solo quando una barca viene affondata nello [Stretto] di Hormuz si può avere un prezzo del petrolio diverso, e questo ovviamente potrebbe richiederci di ripensare la nostra strategia».
Holzmann è considerato da alcuni il membro più conservatore dei 26 membri del Consiglio direttivo della BCE ed ha avvertito che è più sicuro non affrettare i tagli dei tassi di interesse ma recentemente ha paventato un possibile taglio a giugno, considerato da molti analisti il mese in cui la Banca centrale europea comincerà ad allenatre la sua politica monetaria.
Intanto nell’ultima riunione di aprile la Bce ha confermato i tassi al 4,50% per la quinta volta consecutiva.