Buone notizie arrivano dal fronte economico in Giappone. La produzione industriale è aumentata del 3,8% su base mensile a marzo, in netta inversione rispetto al calo dello 0,6% osservato a febbraio e superando le aspettative di un aumento del 3,5% da parte degli economisti intervistati da Reuters.
Secondo quanto riferito dal Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria a fare da traino è stata la produzione di autoveicoli e di macchinari di produzione, mentre i cali sono dovuti all’industria dei metalli e dei prodotti chimici.
Su base annua, la produzione industriale è scesa del 6,7% a marzo.
Citando persone che hanno familiarità con la questione, il WSJ ha riferito che il Giappone è intervenuto per sostenere lo yen vendendo dollari USA e acquistando yen.
La valuta si è indebolita fino al minimo di 34 anni di 160,03 contro il biglietto verde, prima di rafforzarsi improvvisamente intorno al livello di 155.
Il principale diplomatico valutario giapponese, Masato Kanda, ha rifiutato di commentare se il ministero delle finanze sia intervenuto, aggiungendo che le autorità sono pronte a trattare le questioni relative ai cambi “24 ore su 24”.
Risulta stabile disoccupazione in Giappone. Il Ministero degli Affari interni delle poste e telecomunicazioni nipponico segnala che nel mese di marzo il tasso dei senza lavoro è al 2,6%, come il mese precedente, mentre le stime degli analisti erano invece per un calo al 2,5%.