L’ufficio per la concorrenza canadese ha citato in giudizio Google per pratiche anticoncorrenziali nel mercato della pubblicità online, un’area che gli è già valsa cause legali in altri paesi, come Usa, Londra ed Ue. Lo ha annunciato l’organismo di vigilanza di Ottawa secondo cui il più grande fornitore di tecnologia pubblicitaria su Internet nel paese ha abusato della sua posizione dominante adottando “comportamenti volti a garantire il mantenimento e il consolidamento del suo potere commerciale“.
In pratica Google costringe i suoi concorrenti “ad utilizzare i propri strumenti tecnologici pubblicitari” e “distorce il processo competitivo“. Ma il colosso ha spiegato che la denuncia “non tiene conto della forte concorrenza in cui acquirenti e venditori di annunci pubblicitari hanno solo l’imbarazzo della scelta” e si è detto “pronto a perorare la propria causa davanti ai tribunali“.
Il Competition Bureau ha aperto un’indagine nel 2020 per verificare se il gigante dei motori di ricerca fosse coinvolto in pratiche anticoncorrenziali nel settore della pubblicità online e all’inizio di quest’anno ha ampliato l’indagine per includere i servizi pubblicitari di Google.