
Il Dow Jones è balzato del 12%, riportando la migliore prestazione su base mensile dal gennaio del 1987 mentre lo S&P 500 e il Nasdaq sono saliti rispettivamente dell’11% e dell’11,9%, riportando i rialzi più forti dallo scorso aprile
Apertura incerta per Wall Street, con il Dow Jones che arriva a cedere 200 punti. Tra i settori più colpiti nella sessione odierna, spiccano quello energetico e dei servizi di comunicazione, che cedono sullo S&P l’1,5% e lo 0,6%. Il Nasdaq è invece in lieve rialzo.
Protagonista oggi il tonfo di Nikola, produttore di camion all’idrogeno, scivolato fin oltre -21%. Le quotazioni sono crollate dopo la società americana ha annunciato di aver firmato un Memorandum of Understanding (MOU) non vincolante con General Motors. Le controparti hanno raggiunto un accordo globale di fornitura con cui le celle di combustibile Hydrotec di GM saranno utilizzate per i camion all’idrogeno di Nikola. L’accordo non include tuttavia l’acquisizione da parte di General Motors di una quota del capitale in Nikola né la collaborazione nello sviluppo del pick up Badger di Nikola, precedentemente contemplati nell’accordo dell’8 settembre scorso.
Attenzione anche a Moderna che, grazie all’annuncio di aver chiesto l’autorizzazione all’autorità federale Usa FDA per l’utilizzo di emergenza del vaccino (ne abbiamo parlato qui), ha visto il suo titolo schizzare a +17%.
Nonostante l’ultima seduta di Wall Street sia incerta oggi, c’è da dire comunque che la performance degli indici azionari Usa del mese di novembre è stata stellare: il Dow Jones è balzato del 12%, riportando la migliore prestazione su base mensile dal gennaio del 1987; lo S&P 500 e il Nasdaq sono saliti rispettivamente dell’11% e dell’11,9%, riportando i rialzi più forti su base mensile dallo scorso aprile.
di: Maria Lucia PANUCCI
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