Le multe previste vanno da un minimo di 400 a un massimo di 1500 euro, con possibilità di sospensione del proprio “diritto di svolgere l’attività lavorativa”
Con l’entrata in vigore del cosiddetto green pass rafforzato cambiano di nuovo, insieme alla validità delle certificazioni vaccinali, anche le regole per accedere a mezzi, luoghi e servizi pubblici (abbiamo riassunto qui che cosa si può e non si può fare senza Super Green Pass). Ma che cosa rischia chi trasgredisce la legge?
Precisiamo innanzitutto che queste misure entreranno in vigore dal 6 dicembre e fino al 15 gennaio, con possibilità di proroga. Fa eccezione il Friuli-Venezia Giulia che, con il suo ingresso in zona gialla da lunedì 29, ha anticipato di una settimana anche l’adozione del Super Green Pass.
Cominciamo dall’accesso a locali e servizi per i quali è obbligatorio il pass rinforzato: ristoranti, bar, pub, pasticcerie (fanno eccezione solo i locali con spazi all’aperto, dove non è necessario il certificato), discoteche, ma anche spettacoli, feste ed eventi sportivi. In tutti questi luoghi, per i clienti sprovvisti di pass le sanzioni vanno dai 600 ai 1500 euro.
Per tutti quei servizi nei quali invece è obbligatorio il solo Green Pass (compreso quindi quello ottenibile tramite tampone molecolare o antigenico), come i trasporti pubblici locali e quelli a lunga percorrenza, ma anche palestre, piscine e centri sportivi in zona bianca, le multe vanno da un minimo di 400 euro a un massimo di 1000.
Per i gestori dei locali che mancano di controllare la validità del certificato attraverso l’apposita app la multa va dai 400 ai 1000 euro, con un’aggravante: se il titolare riceve multe per più di tre giorni, le autorità possono disporne la chiusura fino a 10 giorni.
Stesso discorso per i lavoratori: il dipendente che sia sprovvisto della certificazione dovuta rischia da 600 a 1500 euro di multa. Violando le norme in vigore per cinque giorni di seguito, scatta la “sospensione del diritto di svolgere l’attività lavorativa, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro“.
In questo caso la sospensione può raggiungere un massimo di 6 mesi e scatterebbe a partire dal 15 dicembre. Il datore di lavoro che non adempie al suo ruolo di controllo del certificato rischia invece da 400 a 1000 euro di multa.
Il ministro dell’Interno Lamorgese ha già annunciato che saranno intensificati i controlli per rendere effettive le disposizioni “con una particolare attenzione alle aree e alle fasce orarie di maggiore afflusso di persone“. Il focus rimane alto anche sul trasporto pubblico locale: le forze dell’ordine saranno chiamate a controllare anche fermate di bus e metro. Il Viminale ha anticipato anche un nuovo vertice con i prefetti per stabilire regole e modalità di controllo più puntuali.
Ricordiamo infine che il 15 dicembre entrerà in vigore l’obbligo vaccinale per alcune categorie professionali: personale sanitario e scolastico, compreso quello amministrativo, forze dell’ordine e di pubblico soccorso.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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