
In positivo anche i titoli delle grandi banche, a partire da Citigroup, Wells Fargo, JPMorgan Chase e Morgan Stanley
Apertura piatta a Wall Street, con gli investitori che già guardano ai dati sull’inflazione, che saranno pubblicati mercoledì (prezzi al consumo) e giovedì (prezzi alla produzione).
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna 5,58 punti (+0,02%), lo S&P 500 sale di 1,27 punti (+0,03%), il Nasdaq è in calo di 9,88 punti (-0,08%). Il petrolio Wti al Nymex guadagna il 2,85% a 73,37 dollari al barile.
L’inflazione complessiva è prevista in aumento dello 0,4% sul mese precedente e del 5% rispetto a un anno prima (come a marzo). L’inflazione di fondo dovrebbe mostrare un rallentamento modesto, dal 5,6% al 5,5%, prima di cali più marcati nei prossimi mesi, visto che i dati sul mercato immobiliare iniziano a riflettere il calo del costo degli affitti e delle compravendite di immobili. I prezzi alla produzione sono attesi in rialzo mensile dello 0,3%, dopo il -0,5% del mese precedente.
Dopo la decisione della Federal Reserve, la scorsa settimana, di alzare i tassi d’interesse di 25 punti base, i trader danno ora solo un 9% di possibilità di un nuovo rialzo al termine della prossima riunione, secondo i dati del FedWatch del Cme. Sull’azionario, in deciso rialzo i titoli delle banche regionali, guidati da quello di PacWest, che guadagna circa il 27% dopo aver annunciato il taglio dei dividendi. In positivo anche i titoli delle grandi banche, a partire da Citigroup, Wells Fargo, JPMorgan Chase e Morgan Stanley.
Nel fine settimana, si è tenuto l’annuale meeting di Berkshire Hathaway (+1,65%), la conglomerata di Warren Buffett, che ha registrato un rialzo dell’utile operativo del 12% nel primo trimestre dell’anno. Nonostante i diffusi timori, Buffett ha dichiarato che i depositi dovrebbero essere al sicuro nel settore bancario, notando poi che il settore immobiliare sta cominciando a subire le conseguenze del maggior costo del denaro.
Buffett ha poi assicurato che Berkshire non ha intenzione di scalare Occidental Petroleum (-0,77%), nonostante ne controlli ormai oltre il 20% del pacchetto azionario. Gli indici sono reduci da una settimana volatile, la peggiore da marzo per il Dow Jones Industrial Average e lo S&P 500, nonostante il rimbalzo finale delle banche regionali.
Settimana importante anche a Washington, dove si continua a lavorare per alzare il tetto del debito ed evitare il primo default nella storia degli Stati Uniti. Il presidente Joe Biden incontrerà domani i quattro maggiori leader del Congresso per cercare di rompere lo stallo, provocato dalle divergenze tra repubblicani e democratici su come agire. Ieri, la segretaria al Tesoro, Janet Yellen, ha avvertito che ci sarebbe un “profondo calo economico”, in caso di mancato aumento del tetto del debito nelle prossime settimane. Secondo il dipartimento del Tesoro, gli Stati Uniti potrebbero finire in default all’inizio di giugno.
Capitolo trimestrali: i conti di Walt Disney (+3%, il migliore sul Dow Jones) sono i più attesi e saranno pubblicato mercoledì, dopo la chiusura dei mercati. Domani, intanto, sarà il turno di Fox, Nikola, Airbnb e Rivian.
(foto ANSA)