
I dati macro cinesi, per il momento, non spaventano
Dai futures già si poteva intuire che Wall Street avrebbe aperto in positivo e la conferma è arrivata proprio al suono della campanella. Una conferma che è aumentata con il passare dei primi minuti e che ha portato il maggior indice statunitense, l’S&P 500, a segnare un +0,20%. Chi invece fa meglio è il Nasdaq a 0,55% in territorio positivo mentre il Dow, partito incerto, rimane ancorato alla parità.
Dalle prime battute, quindi, non si dovrebbero temere conseguenze negative da alcuni dati negativi riguardanti le esportazioni cinesi di maggio crollate del 7,5%. Questo perché l’indebolimento del commercio globale non è una situazione nuova per gli operatori.
Nel frattempo, in attesa delle prossime mosse delle banche centrali previste per la settimana prossima, l’OCSE ha alzato leggermente le sue previsioni di crescita globale per il 2023 al 2,7% identificando nel persistere dell’inflazione e negli aumenti dei tassi di interesse dei potenziali ostacoli alla ripresa futura. Guardando ai rendimenti dei titoli del Tesoro non si può non notare un calo, soprattutto sulle scadenze più brevi. Il rendimento del biennale si assesta al 4,53%, mentre quello del titolo di riferimento del Tesoro statunitense a 10 anni è salito al 3,71%.
Tra i dati macro da ricordare oggi e già pubblicati ci sono le richieste di mutui e i numeri del deficit commerciale USA, mentre al centro dell’attenzione degli investitori resta il crollo di Coinbase dopo le ultime notizie arrivate dalla SEC.
FOTO: SHUTTERSTOCK