
Con più di 300 miliardi di dollari di passività, Evergrande è diventata l’emblema della crisi del debito nel settore immobiliare cinese, che contribuisce a circa un quarto dell’economia
Emergono nuovi dettagli sui guai giudiziari del presidente di Evergrande Hui Ka Yan. Pare sia indagato dalle autorità cinesi per il presunto trasferimento di denaro all’estero proprio nel pieno della crisi di liquidità del colosso immobiliare cinese. Lo ha riferito il Wall Street Journal. Non è chiaro se Hui si trovi a tutti gli effetti agli arresti domiciliari e la società non ha confermato le indiscrezioni.
Evergrande ha lavorato per ottenere l’approvazione dei creditori per ristrutturare il suo debito offshore, ma il processo si è complicato la scorsa settimana quando la società ha dichiarato di non poter emettere nuovo debito a causa di un’indagine sulla sua principale unità cinese.
Il commercio delle azioni di Evergrande e di due delle sue unità è stato sospeso giovedì dopo che i media hanno riferito che Hui era stato portato via dalla polizia e veniva monitorato in un luogo designato. E così, con più di 300 miliardi di dollari di passività, Evergrande è diventata l’emblema della crisi del debito nel settore immobiliare cinese, che contribuisce a circa un quarto dell’economia.
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