
Esteso per 10 giorni l’abbattimento delle accise sulla benzina a 0,25 centesimi. Per ora non è sul tavolo l’embargo al gas russo
Si è conclusa la riunione del Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi che ha approvato all’unanimità il Def (Documento di Economia e Finanza). Lo riferiscono fonti di Governo (leggi qui).
Durante la conferenza stampa al termine del Cdm, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha dichiarato: «è chiaro che la guerra in Ucraina ha peggiorato le prospettive di crescita, così come la fiducia degli investitori. Questo non avviene soltanto da noi, ma da noi è avvenuta in maniera significativa. Faremo tutto ciò che è necessario per aiutare imprese e famiglie all’interno di una cornice di decisione europee, ma al disponibilità del Governo ad aiutare le imprese c’è. È importante il messaggio di fiducia che la maggioranza deve dare. Bisogna ripetere la straordinaria unità di intenti mostrata durante la pandemia».
«Il Governo deve dare fiducia, mostrare che può affrontare l’emergenza e continuare il percorso tutto sommato positivo del Pnrr» ha affermato Draghi.
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco afferma : «il 2021 si è chiuso meglio rispetto alle aspettative. Nel quarto trimestre il PIL è cresciuto dello 0,8%, nonostante l’aumento dei prezzi dell’energia. La guerra ha affermato vari fattori di rallentamenti dell’attività economica, innanzitutto l’aumento dei prezzi dell’energia. Poi anche il rallentamento del commercio internazionale. La nostra previsione è indicata al 2,9%, per il 2023, all’2,3%. Prevediamo un indebitamento al 1,5% quest’anno. Confermiamo gli obiettivi per l’indebitamento netto al 5,6%. Confermiamo anche gli obiettivi per i prossimi anni. È una scelta di prudenza. Abbiamo fissato un obiettivo per il deficit al 5,6%».
Franco afferma che “il documento sottolinea l’incertezza in cui viviamo”. «Nel documento si presentano scenari alternativi, in cui le forniture di energia vengano ridotte e ci siano, quindi, restrizioni alle attività economiche» afferma Franco.
Il ministro ha poi affermato che è stato esteso di 10 giorni, da oggi, l’abbattimento a 0,25 centesimi delle accise sulla benzina.
Sul fronte Ucraina, si è affrontato il tema delle sanzioni. Il premier ha affermato che le sanzioni alla Russia al momento non si estenderanno al gas. «Le immagini dei massacri dei civili sembra che aumentino costantemente. Questo – ha dichiarato il premier – spinge molti leader politici a prendere sanzioni più severe. Oggi, però, l’embargo del gas, non è sul tavolo. Quanto più la guerra diventa orrenda, tanto più gli alleati si chiedono cosa possano fare per far smettere la Russia. È una situazione in divenire».
A questo proposito Draghi, rispondendo a una domanda, afferma che sul tavolo non c’è un piano di razionamento energetico. «Preferiamo la pace o il condizionatore acceso d’estate? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre».
«Non so ancora se ci sarà una proposta sul tema del prezzo del gas. Ne discuteremo durante il Consiglio europeo di maggio, intanto dobbiamo procedere con dei provvedimenti a livello nazionale» continua Draghi sulla questione gas.
Il premier ha poi affermato che non ci sarà la fiducia sul Csm: «sul Csm ho promesso in Consiglio dei ministri che non avremmo messo la fiducia, spero che tutte le forze politiche prendano atto di questo segnale e si impegnino, si mostrino collaborative per raggiungere una soluzione di compromesso che si dimostri ragionevole».
Il presidente del Consiglio afferma che l’espulsione dei diplomatici russi è stata “una risposta coordinata” di tutta l’Unione Europea.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/FILIPPO ATTILI/US PALAZZO CHIGI
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