
Il migliore sullo S&P 500 è Ford, in rialzo del 4% nonostante il rischio che lo sciopero dei lavoratori del sindacato Uaw si estenda
Apertura contrastata a Wall Street. La seduta di ieri si è chiusa in deciso calo, in scia ai ribassi del giorno prima. La Federal Reserve, come atteso, ha deciso di mantenere i tassi d’interesse al 5,25%-5,5%, il livello più alto degli ultimi 22 anni, ma ha fatto intendere che i tassi potrebbero restare elevati più a lungo per combattere l’inflazione.
Lo S&P 500 e il Nasdaq Composite si avviano a chiudere la terza settimana in calo consecutiva – con ribassi rispettivamente del 2,7% e del 3,5% – la peggiore da marzo. Il Dow Jones è in calo dell’1,6%. Il petrolio Wti al Nymex guadagna oggi l’1,39% a 90,88 dollari al barile e si avvia verso l’undicesima settimana in rialzo delle ultime tredici.
Dopo le decisioni della Fed e le parole di Powell, il rendimento del titolo del Tesoro a due anni è salito ai massimi dal 2006, oltre il 5,1%; ieri, il rendimento del decennale ha toccato nuovi massimi dal 2007, arrivando quasi al 4,5%.
Come riferisce Radiocor, a preoccupare i trader, poi, è il mancato accordo, al momento, tra repubblicani e democratici per finanziare il governo ed evitare lo shutdown, ovvero la chiusura delle attività federali non essenziali, che scatterebbe il primo ottobre. Secondo gli esperti, uno shutdown avrebbe ripercussioni negative sul Pil del quarto trimestre.
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones è in ribasso di 6,42 punti (-0,02%), lo S&P 500 guadagna 10,51 punti (+0,24%), il Nasdaq è in rialzo di 55,96 punti (+0,42%).
Il titolo di Arm Holdings è in ribasso dello 0,75% a 51,77 dollari, dopo cinque sedute consecutive in calo successive al debutto positivo. Ieri, il titolo è sceso anche sotto il prezzo dell’Ipo (51 dollari), prima di chiudere a 52,16 dollari (-1,42%). Il colosso britannico dei microprocessori aveva debuttato a Wall Street, giovedì 14 settembre, chiudendo in rialzo del 24,7%, toccando in quella giornata i 69 dollari.
Tra i migliori sul Dow Jones c’è Apple (+0,4%), a cui giovano le forti domande per i nuovi iPhone.
Il migliore sullo S&P 500 è Ford, in rialzo del 4% nonostante il rischio che lo sciopero dei lavoratori del sindacato Uaw si estenda; intanto, il gruppo automobilistico ha quantomeno scongiurato il pericolo di uno sciopero in Canada.
Tra gli undici settori sullo S&P 500, il migliore è quello energetico, con un rialzo dell’1,2%.
(foto SHUTTERSTOCK)