Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni a Trento per la firma dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Provincia autonoma di Trento.
«Sono molto contenta di essere qui a Trento, nell’anno in cui è Capitale europea del volontariato, un ruolo decisamente meritato, che attribuisce a Trento, come ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ruolo di grande potenza della solidarietà», così esordisce nel suo discorso per la firma dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra Governo e Provincia autonoma di Trento, il premier Giorgia Meloni.
«Sul ciclo di programmazione 2014-2020 dei fondi di coesione, quando abbiamo avviato il confronto con presidenti di Regioni e Province Autonome, abbiamo scoperto che di 126 miliardi erano stati spesi solo 47. Mi chiedo se in un territorio come l’Italia sia possibile rinunciare a spendere risorse fondamentali – spiega Meloni – Alle opportunità devono corrispondere responsabilità. Ad alcuni non piace ma io credo sia una grande sfida per questa nazione, la sfida della responsabilità e del merito. Anche sui fondi di coesione abbiamo fatto questo lavoro».
«Questo è il 13esimo accordo di coesione che firmiamo, un lavoro di cui sono particolarmente fiera. Sul nostro territorio non sempre le risorse mancano, a volte ci sono ma non si riescono a spendere. Non è il caso della Provincia di Trento. Si tratta di risorse fondamentali che molto spesso andavano dispersi. Sul ciclo di programmazione abbiamo scoperto che 126 miliardi ne erano stati spesi 47 – continua il premier – Una nazione seria deve ricordarsi che non è lo stato che produce ricchezza ma le aziende, lo Stato deve metterle nella condizione di farlo al meglio. L’Italia è una delle due nazione nei paesi Ocse a poter avere una crescita del reddito reale delle famiglie. Abbiamo concentrato le poche risorse che avevamo sulla crescita delle famiglie, è una scelta politica».
Snocciola alcuni dati economici il presidente del Consiglio Meloni durante l’incontro a Trento per la firma del Patto di Coesione con la provincia autonoma che la rendono particolarmente orgogliosa, come i record occupazionali dell’Italia, sia il tasso di occupazione che i contratti stabili che crescono e la crescita del lavoro femminile. Cita l’Ocse e i paesi appartenenti all’organizzazione, «il cui reddito è diminuito dello 0,2%, tranne due nazioni la Gran Bretagna e l’Italia che ha portato il suo reddito a 1,4%, perché abbiamo scelto di concentrarci sulla crescita per le famiglie, è una scelta politica – ribadisce Meloni, che parla anche del recupero di gettito dall’Agenzia delle Entrate e dall’evasione fiscale – 26,7 miliardi di euro dalla prima e 30 miliardi l’altra – spiega il presidente del Consiglio – Diminuisce anche il rischio di povertà in Italia. Ma lasciatemi dire due aspetti che mi rendono particolarmente fiera: l’andamento dei titoli di stato che definiscono quanto è solida l’economia di un Paese e il btp valore – afferma il premier – brillante idea del ministro Giorgetti. Tre emissioni hanno raggiunto il record di 53 miliardi di euro. Questo oltre a offrire ai cittadini la possibilità di mettere in sicurezza i propri risparmi, è uno strumento per il governo per rimettere soldi nel debito pubblico. I risparmiatori italiani si fidano di noi».
Cita brevemente complimentandosi con la provincia autonoma di Trento il contenuto dell’Accordo per sviluppo e coesione. «Questo accordo di 95 milioni di euro, di cui 18 erano già stati assegnati alla provincia autonoma di Trento, che sa sempre sfruttare al meglio le risorse. Voglio porre l’accento sulla questione centrale, sui 68 milioni che serviranno per costruire i tre nuovi istituti scolastici. Con un intervento in avanzato stato di progettazione, si tratta di tre plessi ecocompatibili. Questa è la concretezza e la velocità che vorremmo fosse la cifra di questo Governo». così conclude il suo intervento a Trento il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.