Si è concluso con la firma di alcuni accordi il bilaterale fra il presidente della Tunisia Kais Saied e la premier Giorgia Meloni al Palazzo presidenziale di Cartagine, tra cui un accordo per il sostegno al bilancio generale dello Stato tunisino, siglato dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli. E ci sono le Convenzioni finanziarie all’Accordo per il sostegno generale dello Stato tunisino e all’Emendamento n. 1 al Protocollo d’Accordo relativo alla concessione di una linea di credito in favore delle Pmi.
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stata accolta nel Palazzo presidenziale di Cartagine dal Presidente della Repubblica tunisina, Kais Saied. La delegazione italiana è composta tra gli altri dal ministro Piantedosi, dal ministro Bernini, dal vice ministro Cirielli. La delegazione tunisina è composta dal ministro dell’Interno Kamel Feki, dal ministro degli Affari esteri Nabil Ammar, dal ministro dell’Insegnamento Superiore e della Ricerca scientifica, Moncef Boukthir.
Meloni ha così continuato il dialogo avviato con Saied sui principali dossier bilaterali, dal Piano Mattei alla cooperazione energetica, il cavo sottomarino Elmed connetterà le reti elettriche di Africa e Europa ed economica, 900 le aziende italiane nel Paese nordafricano, partendo però dalla cooperazione sul contrasto ai flussi migratori illegali.
E’ un capitolo centrale nelle relazioni fra i due Paesi. Le autorità tunisine parlano di oltre 40mila persone intercettate via mare e via terra da gennaio. Roma si attende che questa attività prosegua e garantisce l’impegno ad assicurare la mobilità legale per motivi di lavoro, anche grazie al Memorandum in questo ambito siglato il 20 ottobre.
Il presidente del consiglio italiano Giorgia Meloni nel punto stampa in Tunisia dopo aver siglato i tre accordi definiti dallo stesso premier importanti con il suo omonimo tunisino: «La collaborazione con la Tunisia è prioritaria per il governo italiano, sono stati firmati accordi importanti, tra cui il sostegno alle piccole e medie imprese italiane che operano in Tunisia – ha affermato il premier – è anche un tassello del lavoro che l’Italia sta portando avanti con il Piano Mattei, per costruire con le nazioni del continente africano una cooperazione su base paritaria e che sia finalmente vantaggiosa per tutti».
«Oggi – ha detto il presidente del consiglio italiano – abbiamo firmato tre intese molto importanti: un accordo per il sostegno diretto al bilancio tunisino nel settore dell’energia rinnovabile e dell’efficienza energetica, una nuova linea di credito a favore delle piccole e medie imprese tunisine, una intesa quadro per la cooperazione nel settore dell’università e dell’alta formazione».
Dopo la Tunisia, Meloni vola Bruxelles per il Consiglio europeo straordinario, in programma oggi e domani, 17 e 18 aprile. Ad aprire formalmente la riunione, in serata, sarà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in videoconferenza. L’Ucraina sarà uno dei principali temi sul tavolo, insieme al Medio Oriente. Sul tavolo anche il report di Enrico Letta sul futuro del mercato unico Ue e sul rafforzamento della competitività. Si intitola Molto più di un mercato. Velocità, sicurezza, solidarietà. Contribuire al mercato unico per garantire un’economia sostenibile futuro e prosperità per tutti i cittadini dell’Ue.