Arrivano buone notizie sul fronte economico europeo. A marzo l’indice Hcob Pmi dell’attività terziaria, elaborato da S&P Global, sale a 51,5 punti dai 50,2 di febbraio ed è il valore massimo in 9 mesi, facendo anche meglio delle stime che erano per una salita inferiore a 51,1.
L’indice HCOB PMI della Produzione Composita dell’Eurozona, che consiste in una media ponderata dell’Indice HCOB PMI della Produzione Manifatturiera e dell’Indice HCOB PMI dell’Attività Terziaria, da 49,2 di febbraio è salito a marzo al valore più alto in dieci mesi di 50,3. L’indice si è dunque posizionato al di sopra della soglia di non cambiamento di 50 punti per la prima volta da maggio dello scorso anno ed ha segnalato un ritorno all’espansione dell’economia del settore privato dell’eurozona.
«Il settore dei servizi è ancora in grado di trasferire almeno parte del rialzo dei costi sui clienti sotto forma di prezzi di vendita superiori. Tuttavia, il tasso di inflazione di marzo è lievemente rallentato sia per i costi che per le tariffe applicate ai clienti. Questo è un fattore che probabilmente farà piacere alla Banca Centrale Europea – ha dichiarato Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso la Hamburg Commercial Bank, analizzando i dati PMI. – Ciononostante, sulla base di questi dati riteniamo prematuro prevedere una tendenza chiara e, infatti, continuiamo ad aspettarci che i tassi di interesse non verranno ridotti ad aprile ma bensì a giugno».