
Nei mercati europei, in rialzo Londra (+0,7%), Milano (+0,41%), Parigi (+0,1%), piatte Francoforte (-0,02%) e Madrid (-0,06%).
Wall Street apre in rialzo: il Dow Jones sale dello 0,59% a 30.862,77 punti, il Nasdaq avanza dello 0,42% a 11.470,15 punti mentre lo S&P 500 guadagna lo 0,63% a 3.881,18 punti.
Oggi, la Federal Reserve annuncerà il prossimo rialzo dei tassi d’interesse per contrastare l’inflazione: dovrebbe essere di 75 punti base per la terza volta consecutiva, ma non è da escludere un aumento di un punto percentuale.
Dalla pubblicazione, la scorsa settimana, del dato sui prezzi al consumo (Cpi), inaspettatamente in aumento, i mercati si sono mossi in anticipo su una politica molto aggressiva della Fed: dall’attuale 2,25-2,5%, i tassi potrebbero arrivare entro la fine dell’anno al 4,5%, contro il 4% ipotizzato prima del Cpi.
L’andamento degli indici dipenderà non tanto dalla decisione di oggi, ma dal cosiddetto ‘dot plot’ – ovvero la rappresentazione grafica delle proiezioni sui tassi d’interesse di ogni banchiere della Fed – che sarà reso noto contestualmente, e dalle successive parole in conferenza stampa del presidente della Fed, Jerome Powell.
Non solo Fed: Vladimir Putin ha ordinato una “mobilitazione parziale” delle forze di riserva. Se da una parte il discorso di Putin ha infiammato i prezzi di armi, gas e petrolio, con le quotazioni balzate rispettivamente del 7 e del 3%, dall’altra ha affossato la Borsa di Mosca dove l’indice Moex ha ceduto fino al 9% per poi recuperare terreno.
Nei mercati europei, in rialzo Londra (+0,7%), Milano (+0,41%), Parigi (+0,1%), piatte Francoforte (-0,02%) e Madrid (-0,06%). I listini sono sostenuti dall’energia (+1,8%), con il prezzo del petrolio che rialza la testa. Il Wti sale dell’1,8% a 85,42 dollari al barile e il Brent a 92,28 dollari (+1,9%). Corrono anche le utility (+1,8%).
A Piazza Affari volano Leonardo (+5,4%) e Tim (+4,4%). Bene anche Tenaris (+3,8%) e Eni (+2,4%). Scivolano Mps (-2,9%) e Saipem (-2,2%).