Preoccupano la variante inglese del Covid e lo stallo sul post-Brexit
Oggi i listini hanno tentato il rimbalzo aprendo la seduta in positivo (guarda qui), ma la giornata di ieri è stata da incubo per l’Europa. Le principali borse hanno mandato in fumo 202,63 miliardi di capitalizzazione in un solo giorno. L’indice milanese Ftse Mib, arrivato nel corso della seduta a cedere anche più del 3%, ha chiuso le contrattazioni a 21.410 punti, in calo del 2,57%. Lo stesso hanno fatto Parigi che ha lasciato sul parterre il 2,43% a 5.393 punti, Francoforte il 2,82% a 13.2546 punti, Londra l’1,73% a 6.416 punti, mentre Madrid è stata la peggiore, cedendo il 3,08% a 7.789 punti.
A gravare sui mercati è stato il cosiddetto “effetto mutazione” con la variante britannica (più aggressiva) del Covid-19 che sta alimentando il nervosismo. Il timore è che tutto questo possa portare ad ulteriori lockdown a livello globale con ricadute molto pesanti sulla ripresa economica. L’Organizzazione mondiale della sanità ha messo però in guardia contro ogni timore eccessivo rispetto a questa variante, precisando che fa parte della normale evoluzione di una epidemia e che la sua scoperta ha dimostrato l’efficacia dei sistemi di monitoraggio sul Coronavirus.
A impensierire c’è poi la prospettiva che i negoziati tra Londra e UE non portino a un accordo post Brexit. Nonostante da entrambe le parti si continui a ripetere che si vuole arrivare ad una intesa la realtà dei fatti è che c’è ancora molta distanza ed il tempo è ormai quasi esaurito (guarda qui).
di: Maria Lucia PANUCCI
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