Importanti rilevazioni anche dal settore immobiliare
La settimana che si apre in queste ore vedrà come protagonista l’inflazione che, anche se in lettura preliminare, resta sempre l’osservata speciale delle banche centrali. I dati principali, pubblicati a più riprese durante la settimana e riguardanti le rilevazioni di novembre, chiameranno in causa non solo l’Eurozona (giovedì) ma anche Spagna, Germania (mercoledì) oltre a Francia e Italia (giovedì). Ma nei prossimi giorni ci saranno altri appuntamenti estremamente importanti a cominciare dalla pubblicazione del PIL (terzo trimestre) delle principali economie internazionali. Prima fra tutte a conoscere lo stato della ricchezza prodotta negli ultimi tre mesi, in ordine cronologico, sarà Washington (mercoledì). Francia e Italia alzeranno il velo sul dato più rappresentativo dell’economia rispettivamente giovedì e venerdì.
La settimana si aprirà con il settore immobiliare statunitense che, oltre ad essere una voce di primaria importanza all’interno del PIL a stelle e strisce, è direttamente influenzato dalle decisioni sulle politiche monetarie della Federal Reserve e, in ultima analisi, rappresenta anche uno specchio particolarmente importante dell’andamento dell’economia reale. In questo caso sotto la lente d’ingrandimento degli osservatori saranno i dati della vendita di case nuove di ottobre.
Sarà senza dubbio nella giornata di martedì che l’agenda degli appuntamenti prenderà corpo. In particolare con l’importante dato tedesco dell’indice GFK, che misura la fiducia dei consumatori in arrivo (in questo caso a dicembre). Indicatore molto simile a quello che sarà reso noto, nello stesso giorno, in Francia e negli USA (fiducia dei consumatori) ma su novembre. Proseguendo nella rassegna, oltre al dato tecnico sull’M3 europeo (ottobre) ovvero il dato aggregato che include tutte le altre attività finanziarie non trasferibili a vista mediante assegno e le attività finanziarie che possono fungere da riserva di valore, saranno ancora gli States ad offrire nuovo materiale di valutazione con il settore immobiliare. Per la precisione con l’indice FHFA prezzi case (a cura della Federal Housing Finance Agency, analizza le variazioni del valore di mercato delle case unifamiliari) e con l’S&P Case-Shiller (che valuta l’andamento dei prezzi del mercato immobiliare residenziale unifamiliare in 20 aree metropolitane), entrambi misurati sul mese di settembre.
La lunga giornata di mercoledì, invece, permetterà di puntare i riflettori sulle singole nazioni del Vecchio Continente a cominciare dalla Spagna che conoscerà lo stato delle vendite al dettaglio di ottobre e, come detto, dei prezzi al consumo di novembre. Sempre come anticipato in apertura, anche Berlino alzerà il velo sull’inflazione rilevata a novembre, un appuntamento importante considerato il delicato momento che sta attraversando la nazione che, nel recente passato, era considerata la locomotiva economica d’Europa.
Appuntamenti importanti anche per l’Italia con la fiducia di imprese e consumatori (di novembre) e con i prezzi alla produzione di ottobre, dato, quest’ultimo, che può essere molto importante per aiutare a comprendere l’andamento dell’inflazione sul settore industriale, settore che, nella stessa giornata, conoscerà il fatturato rilevato a settembre. Infine, ma non certo per importanza, arriverà nella giornata di mercoledì il dato statunitense sul PIL del terzo trimestre e sulle scorte settimanali di petrolio. Se per il primo l’importanza è implicitamente basilare per l’intera economia mondiale, per il secondo è importante sottolinearla alla luce delle recenti difficoltà interne riscontrate dall’OPEC e che, proprio nel petrolio USA, vedono un pericoloso competitor.
Si arriva, poi, alla giornata di giovedì, vero e proprio nodo gordiano dell’intero calendario settimanale. Infatti, oltre ai dati nipponici su vendite al dettaglio e produzione industriale di ottobre e fiducia dei consumatori di novembre, sono da segnalare le rilevazioni in arrivo da Francia e Germania. Nel primo caso, oltre la già citata inflazione di novembre a cui si assoceranno i prezzi alla produzione di ottobre ed il PIL del terzo trimestre, arriveranno sul tavolo degli osservatori, anche i consumi familiari di ottobre. Per Berlino, invece, si guarderà maggiormente al mondo del lavoro con il tasso di disoccupazione di novembre (dato che riguarderà anche l’Eurozona e l’Italia) oltre alle vendite al dettaglio di ottobre.
Sempre giovedì sarà, infine, la volta degli USA che saliranno sul palcoscenico forti dei numeri sui redditi e sulle spese personali di ottobre e, soprattutto, delle richieste di sussidi di disoccupazione. Quest’ultimo, infatti, si sta rivelando un elemento di valutazione sempre più importante per gli operatori ma anche per la stessa Federal Reserve che, come dichiarato più volte, analizzerà l’andamento non solo dell’inflazione ma anche del mondo del lavoro, un mondo che, ultimamente, sta evidenziando una particolare resilienza. A chiudere la carrellata i dati sulle vendite di case in corso ad ottobre e i numeri del PMI Chicago di novembre, un indice regionale che illustra le opinioni sull’andamento dell’economia locale dei direttori d’acquisto di 200 aziende manifatturiere dell’area di Chicago.
A chiusura della settimana lavorativa, ci sarà l’Italia con l’atteso ed importantissimo appuntamento per scoprire il PIL del terzo trimestre. Da segnalare le rilevazioni nipponiche sul tasso di disoccupazione di ottobre ed il PMI manifatturiero di novembre. PMI che riguarderà anche la Cina (Caixin), l’Europa e gli USA (tutti di novembre). In particolare gli States, poi, vedranno, sempre su novembre, anche la pubblicazione dell’ISM manifatturiero e, per ottobre, la rilevazione delle spese costruzioni.
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